Gli studenti del liceo scientifico Meucci in campo al fianco di Leali nella lotta contro la Sla - Raccolti 600 euro con un lotteria
Ronciglione – I rappresentanti degli studenti del Meucci da Italo Leali
Nel corso degli ultimi mesi noi studenti del plesso di Ronciglione abbiamo organizzato una serie di attività per conoscere una malattia, ad oggi non curabile, che purtroppo sembrerebbe colpire la Tuscia in percentuali maggiori rispetto al resto della nazione.
Lo scorso 23 gennaio medici e ricercatori del centro Nemo del Policlinico Gemelli di Roma, centro di eccellenza nella ricerca contro la Sla, ci hanno presentato i loro interessanti studi sulla malattia facendoci prendere coscienza di una problematica sanitaria ai più sconosciuta fino ad allora.
Ne è scaturita una raccolta fondi che ha consentito di raccogliere somme che abbiamo consegnato, di persona, al caro amico Italo Leali affinché possa sua volta trasferirle ai referenti del suddetto centro di ricerca.
Italo è una persona veramente eccezionale per la forza ed il coraggio con i quali sta affrontando l’immane battaglia, un simbolo di resilienza e resistenza che ci ha fatto veramente riflettere, a fondo, sul reale senso della vita e sull’importanza che la stessa venga affrontata a viso aperto, con coraggio e con grande speranza per il futuro.

Ronciglione – L’estrazione della lotteria al Meucci
Italo non si è lasciato minimamente abbattere dalla disgrazia che l’ha colpito e, come un leone, combatte ogni giorno per sensibilizzare l’opinione pubblica al fine di sostenere la ricerca contro la Sla e comunque contro ogni altra malattia oggi considerata incurabile.
Permetteteci di manifestare la nostra ammirazione anche verso i familiari di Italo – in primis la mamma Teresa e la sorella Alessia – che con grande dignità stanno combattendo la battaglia al suo fianco non abbandonandolo nemmeno per un istante anche a fronte di grandi rinunce personali.
Il nostro appello per la sensibilizzazione per la raccolta fondi a favore della ricerca contro la Sla va quindi a tutte le altre scuole del territorio e, nel caso specifico, anche alla Asl di Viterbo, alla regione Lazio e comunque al ministero della Salute affinché garantiscano, ognuno per quanto di propria competenza, maggiore assistenza materiale ed economica ad Italo ed alla sua famiglia e comunque a tutti coloro che lottano ogni giorno, spesso anche da soli, contro terribili malattie.
Ad Italo noi studenti chiediamo di continuare nella sua battaglia personale contro la malattia ed a favore della ricerca: noi resteremo al suo fianco e auspichiamo che tanti di noi possano, al termine degli studi liceali, stimolati da un così fulgido esempio, proseguire negli studi universitari scientifici dedicandosi alla ricerca: anche questa sarebbe una grande vittoria di Italo e del suo insegnamento.
Gli studenti del liceo scientifico A. Meucci Ronciglione